L’avvio della campagna elettorale di Massimiliano Petri è previsto per questa sera, con un evento che «mira a coinvolgere i cittadini di Campoformido in modo diretto e conviviale», ha dichiarato il candidato. L’appuntamento, si terrà “Alle Griglie del tiro al volo”, in via Basaldella 60 alle ore 20:30. «Sarà una perfetta occasione per gli elettori di conoscere meglio i candidati delle liste», ha aggiunto Petri, che ha sottolineato l’importanza del primo contatto con il pubblico, già testato positivamente in un incontro con le associazioni sportive del territorio. Durante questo primo incontro, Massimiliano Petri ha discusso dell’accesso ai fondi europei con Stefania Romano, esperta nella gestione delle domande, che supporta la sua candidatura. Questo evento ha evidenziato l’importanza della partecipazione attiva della comunità e il ruolo fondamentale delle associazioni locali nel processo decisionale e nella pianificazione del futuro della città.
Perché si candida a sindaco di Campoformido? Cosa l’ha spinta a ‘scendere in campo’?
«Il nostro comune ha bisogno di un rinnovamento e abbiamo cercato di costruire un progetto fatto di persone che abbiano a cuore le necessità della nostra comunità. Mi sono messo in gioco a servizio della mia comunità con l’obiettivo di contribuire attivamente allo sviluppo del mio territorio. E’ una scelta di cuore fatta per contribuire a lasciare ai miei figli e a tutta la comunità un territorio migliore di quello che ho trovato».
Qualche giorno fa, si è dimesso dalla carica di Presidente regionale dei Giovani Imprenditori. Come mai?
«L’incarico che ho ricoperto è stato un capitolo fondamentale della mia vita, ricco di insegnamenti e momenti di crescita, tanto a livello regionale quanto nazionale. Nel corso di questi tre anni, ho cercato di contribuire con nuove idee, arricchendo il raggruppamento per la crescita di tutti noi. La decisione di dimettermi non è stata semplice, ma è maturata dalla consapevolezza che ora è il momento di concentrare tutta l’esperienza acquisita e la passione che ho per l’imprenditoria verso la mia comunità. Sono fortemente convinto che ciò che la mia associazione mi ha insegnato, possa tradursi in azioni efficaci per il benessere e lo sviluppo di Campoformido».
Quali sono i principali punti di forza del progetto “Impegno per Campoformido”?
«Riteniamo fondamentale costruire la nostra azione amministrativa a partire dalle necessità espresse dai residenti di ogni frazione, da Basaldella a Bressa, da Villa Primavera a Campoformido. Ogni voce conta e il nostro intento è di creare un’amministrazione che sappia essere realmente presente e reattiva, che lavori non solo per, ma con la comunità. Vogliamo trasformare le istanze dei cittadini in azioni concrete, garantendo che le loro idee e proposte diventino parte integrante del nostro programma di governo. Abbiamo basato il programma di coalizione proprio ascoltando i cittadini. Due esempi per frazione, a Basaldella, si sente il bisogno di ripristinare l’area festeggiamenti e, di dare un decoro urbano generale al centro della frazione. A Bressa, l’accento è posto sulla sicurezza e sulla sanità, oltre a progetti per rafforzare la coesione sociale attraverso eventi comunitari di sviluppo sostenibile. A Villa Primavera, l’attenzione è rivolta al miglioramento della sicurezza e della qualità della vita, con interventi sulla pubblica illuminazione e l’installazione di telecamere sui principali punti d’accesso; vanno inoltre ascoltate proposte per la zona dell’ex Sporting. Per Campoformido, stiamo promuovendo lo sviluppo urbano progettando un nuovo centro cittadino, con un occhio di riguardo per la conservazione del patrimonio storico, al fine di migliorare non solo l’estetica ma anche la funzionalità della zona. Un occhio di riguardo per la Boschete Furlane che, oltre ad essere illuminata (e controllata), va resa più fruibile per le famiglie».
Lei risiede a Villa Primavera, una delle frazioni del Comune che, più di altre, ha subito decisioni che hanno spinto, più volte, i residenti a raccolte firme come quella per scongiurare una modifica alla viabilità che, a loro dire, “avrebbe comportato un ulteriore isolamento della frazione“. Qual è la situazione?
«La situazione di Villa Primavera riflette l’importanza di ascoltare e di intervenire in modo mirato su specifiche esigenze delle diverse frazioni del nostro Comune. L’illuminazione da rifare e le questioni di sicurezza sono esempi lampanti di necessità che richiedono azioni immediate. Le iniziative per le famiglie e la creazione di opportunità per una maggiore coesione comunitaria sono essenziali per rafforzare il tessuto sociale ed il senso di compartecipazione. Il caso della ‘bretella‘ di via Marano ha messo in luce una disconnessione tra l’amministrazione e le esigenze dei cittadini; è un esempio che sottolinea la necessità di un dialogo più aperto e una gestione più attenta. Purtroppo, non è l’unica criticità a cui la frazione ha assistito: penso, per esempio, ai problemi che ci sono stati con la mensa della scuola dell’infanzia e alla scarsa manutenzione sul territorio. Questi però non sono solo problemi di Villa Primavera, ma di tutto il Comune, e come tale verranno affrontati.
Con un tocco di leggerezza, se mi permette, Le rispondo in maniera scherzosa dicendo che risiedo a Campoformido e la mia priorità è quella di servire tutto il Comune, senza fare preferenze e dando a tutte le frazioni la stessa importanza».
Quali sono le priorità che avete individuato per il territorio e gli obiettivi che volete raggiungere?
«Oltre all’essenziale cambio di approccio, le priorità sono famiglia, scuola, salute, territorio e sicurezza. I giovani sono il futuro della nostra comunità e dobbiamo investire su di loro. Promuoveremo attività sportive, culturali ed educative attraverso progetti mirati, creando spazi sicuri e momenti inclusivi, incentivando la partecipazione dei giovani alla vita comunale. Lo sport è un elemento fondamentale per la salute e il benessere dei cittadini, oltre che per la socializzazione e l’inclusione».
«Ampliando l’offerta della “Scuola Integrata” e estendendola anche alle scuole secondarie, vogliamo garantire che l’apprendimento sia un’esperienza inclusiva e completa. Incrementeremo i servizi come la pre-accoglienza, l’assistenza mensa e gioco, il doposcuola e le attività integrative, in collaborazione con le realtà associative locali. Per promuovere la partecipazione attiva dei più piccoli alle decisioni che riguardano il futuro della nostra comunità, istituiremo il “Consiglio Comunale dei Ragazzi“. Ci impegniamo a fare in modo che la rete in fibra ottica venga estesa in tutto il territorio comunale, eliminando le disparità nella connettività e garantendo che ogni cittadino (ed ogni azienda) possa beneficiare delle opportunità offerte dal digitale».
«Riconosciamo l’urgenza di intervenire con determinazione per portare a termine queste opere fondamentali, ripristinando così la fiducia dei cittadini per quanto riguarda l’efficienza dell’amministrazione locale. Tra gli interventi prioritari figurano il completamento estetico e funzionale della facciata del parcheggio di Piazza IV Novembre, la realizzazione dello spazio noto come “tendone” di Via Scortoles, l’identificazione di una nuova sede per la biblioteca comunale (in grado di ospitare iniziative per gli utenti più piccoli) e la rigenerazione urbana del centro di Campoformido. I progetti ambientali portati avanti in questi anni, e mi riferisco a quelli che coinvolgono l’apiario didattico e alle gite sui prati stabili, sono iniziative interessanti ma non possono essere il centro delle attività amministrative di un comune. In tema ambientale, infatti, vanno sicuramente portati a termine l’iter per la mobilità sostenibile e migliorato l’approccio alla sostenibilità ambientale verso i cittadini. A tal proposito, sarebbe opportuno prevedere un “centro di riuso” e rivedere le convenzioni di gestione dei rifiuti affinché si possano migliorare delle criticità che si sono verificate nel tempo. Unione di tradizione e innovazione per uno sviluppo inclusivo e benefico per la comunità».
E’ stata “criticata” dalla sindaca uscente, Erika Furlani, la presenza nel progetto Impegno per Campoformido, che Lei rappresenta, di “forze politiche diverse”. Cosa ci dice a riguardo?
«Accolgo le osservazioni del sindaco uscente come parte del naturale dibattito pre-elettorale, purtroppo a volte incentrato più su aspetti politici che sui reali bisogni dei cittadini. Credo fermamente che la diversità all’interno del nostro progetto sia un punto di forza: la varietà di prospettive e di esperienze arricchisce il dibattito e la qualità delle soluzioni che proponiamo. Come ho già detto ai diretti interessati, il nostro è un progetto trasversale, senza colori di bandiera, fatto da idee e persone. Trovo offensive certe affermazioni nei confronti dei nostri candidati ma resto dell’idea che Impegno per Campoformido resti una voce compatta che trova la sua forza in obiettivi condivisi al di là dell’appartenenza politica. Quando un progetto abbraccia vedute diverse ne viene arricchito, non depauperato. Quindi, basta polemiche e guardiamo ad un nuovo futuro».